Una fontana per il ristoro dei viandanti esisteva in questo luogo già in età medievale; durante il breve corso del Regno di Gioacchino Murat si mise mano al sistema di approvvigionamento idrico urbano e dei punti di distribuzione cosicchè, nel 1812, la fontana venne ampliata e rinnovata assumendo l’aspetto attuale; si raggiunse il numero di cinque cannelle, decorate ciascuna con un mascherone.
A memoria del rinnovamento vennero affisse due iscrizioni al di sopra della fontana, quella a destra recita:
“Del voto universal l’opera è questa,
se il cittadin ne gode almeno per poco,
tu pure –o passegger – il passo arresta,
limpida è l’acqua ed opportuno il loco;
bevi come pur vuoi per dissetarti,
mentre l’ombra ti invita a ristorarti”.
L’iscrizione di sinistra, nella traduzione dal latino, dice:
Tutte le altre cose sono sempre rimaste incompiute e mai utili per colpa di quelli che se ne sono occupati o che hanno preso decisioni. Questa opera soltanto è stata realizzata e completata proprio per l’intero popolo concorde, il quale né è rimasto in silenzio come spesso, né è stato ingannato come sempre.*
Una fontana per il ristoro dei viandanti esisteva in questo luogo già in età medievale; durante il breve corso del Regno di Gioacchino Murat si mise mano al sistema di approvvigionamento idrico urbano e dei punti di distribuzione cosicchè, nel 1812, la fontana venne ampliata e rinnovata assumendo l’aspetto attuale; si raggiunse il numero di cinque cannelle, decorate ciascuna con un mascherone.
A memoria del rinnovamento vennero affisse due iscrizioni al di sopra della fontana, quella a destra recita:
“Del voto universal l’opera è questa,
se il cittadin ne gode almeno per poco,
tu pure –o passegger – il passo arresta,
limpida è l’acqua ed opportuno il loco;
bevi come pur vuoi per dissetarti,
mentre l’ombra ti invita a ristorarti”.
L’iscrizione di sinistra, nella traduzione dal latino, dice:
Tutte le altre cose sono sempre rimaste incompiute e mai utili per colpa di quelli che se ne sono occupati o che hanno preso decisioni. Questa opera soltanto è stata realizzata e completata proprio per l’intero popolo concorde, il quale né è rimasto in silenzio come spesso, né è stato ingannato come sempre.*